Come funziona l'autostima

L'autostima

«L’autostima è l’insieme dei giudizi valutativi che l’individuo dà di sé stesso» (P. Battistelli, 1994). Ma non è qualcosa che si forma una volta per tutte e si cristallizza: è anzi un libro, scritto da noi, in continuo aggiornamento. Giorno dopo giorno, sotto l’influenza della percezione che abbiamo di noi e di quelle che pensiamo abbiano di noi le altre persone, costruiamo la nostra autostima. E, di conseguenza, il nostro modo di gestire e reagire di fronte alle avversità. 

Prima di tutto: perché ci occupiamo di Autostima?

Perché siamo un centro medico specializzato in psicoterapia e supporto psicologico. Collaboriamo con centinaia di terapeute e terapeuti per rendere il benessere mentale sempre più accessibile, anche cercando di comunicare in modo chiaro e responsabile.

Questa pagina è stata controllata dal punto di vista clinico

Cos'è l'autostima?

Come si manifesta l'autostimaCome si manifesta l'autostimaCome si manifesta l'autostima

È con noi stessi e noi stesse che passiamo la maggior parte del tempo: non c’è persona al mondo con la quale stiamo di più. Avere una buona considerazione di sé potrebbe rendere questa convivenza più semplice e più felice: ma non dipende solo da noi.

La nostra autostima è costruita sull’opinione che abbiamo di noi, ma anche sulla valutazione che pensiamo ci diano le altre persone: in sostanza, la percezione che abbiamo di noi non dipende solo da noi, ma è inevitabilmente influenzata dall’esterno

Per costruire l’autostima, alta o bassa che sia, servono tre elementi:

- la capacità di auto-osservarsi e, quindi, auto-conoscersi;

- l’aspetto valutativo, che ci consente di formulare un giudizio generale su ciò che siamo;

- l’aspetto affettivo, che dà modo di valutarci in maniera positiva o negativa.

Ma non bastano. A questi fattori vanno aggiunti due componenti: il sé reale e il sé ideale

Il primo è dato dalla visione oggettiva di ciò che siamo e delle nostre abilità; il secondo rappresenta invece ciò che vorremmo essere. Ora l’equazione è completa: l’autostima scaturisce dal confronto che facciamo fra le nostre esperienze effettive e le nostre aspettative ideali. Maggiore sarà la distanza fra le due, minore saranno la considerazione e la stima che abbiamo verso di noi: un grande problema per l’autostima. 

Cosa vuol dire avere autostima?

Il nostro sé ideale potrebbe farci comodo: rappresentando i nostri obiettivi, ci spinge verso la loro realizzazione e quindi verso il miglioramento. Ma c’è sempre un rovescio della medaglia, e in questo caso è la possibilità di sentirci troppo distanti da questa nostra versione mitizzata: distanza che si converte in insoddisfazione e negatività

Ridurla è l’unico modo che abbiamo per trovare un equilibrio e aumentare la nostra autostima. Ci sono due modi per farlo: ridimensionare le nostre aspirazioni è il primo, migliorare il nostro sé reale è il secondo. 

Le persone con un’alta autostima sono spesso in grado di:

  • riconoscere i propri punti di forza e quelli di debolezza, sfruttare i primi per realizzarsi e lavorare sui secondi per migliorarsi;
  • perseverare e impegnarsi per raggiungere gli obiettivi che si prefiggono;
  • relativizzare gli insuccessi, dando loro l’importanza che meritano;
  • essere autonome e rapportarsi all’ambiente meglio delle altre persone;
  • avere relazioni sociali e affettive soddisfacenti;
  • credere in sé e nelle proprie capacità;
  • vedere e interpretare la vita con ottimismo;
  • esprimere con chiarezza i propri bisogni.

Cos'è l'autostima ipertrofica?

Si tratta di un'autostima eccessiva e distorta: quando una persona sviluppa un'ipertrofia dell'autostima, diventa incline a comportarsi in modo prepotente, presuntuoso e spesso aggressivo e denigratorio nei confronti delle altre persone. Ci sono mille libri e mille percorsi per imparare ad aumentare la propria autostima, ma solo la prevenzione può evitare che questa si gonfi troppo: ecco perché è importante educare i bambini e le bambine al rispetto delle regole e dei limiti.

Non sempre è possibile ottenere quello che vogliamo, ed è giusto così: imparare a gestire e tollerare la frustrazione è fondamentale. In questo modo potremo sperare di diventare persone equilibrate, in grado di rispettare gli altri e avere il controllo sui nostri impulsi.

Lavorare sull’autostima: tre strade

  • Coaching: si tratta di un percorso di supporto utile a migliorare le nostre prestazioni e le competenze che abbiamo in un determinato campo, a fissare degli obiettivi e raggiungerli. Tagliare dei traguardi può aiutare ad accrescere l’autostima, a partire da aspettative reali e concrete. Se ti va, con Serenis puoi fare coaching online con uno psicoterapeuta qualificato.

  • Assertività: chi ha una bassa autostima spesso fatica a esporre i propri sentimenti e bisogni. Imparare a farlo, insieme a una persona esperta, può aiutarti a riconoscere le tue necessità e a esprimerle con chiarezza e decisione. 

  • Psicoterapia: un percorso di terapia psicologica potrebbe aiutare chi ha dei problemi profondi di autostima a vedersi in maniera differente, a valutare con clemenza sé stesso/a e il proprio operato e a risolvere le difficoltà legate alla costante autosvalutazione. 

Lavorare sull'autostima: a chi posso rivolgermi

Voglio lavorare sulla mia autostima: a chi mi rivolgo?

Avere una buona autostima è fondamentale: tutti e tutte noi siamo persone valide, anche quando ci sentiamo dei “fallimenti”. 

Se vuoi provare a migliorare la tua autostima, puoi farlo con una persona esperta: i nostri terapeuti e le nostre terapeute offrono sedute di psicoterapia online, in videochiamata. Tutti e tutte condividono almeno una laurea e una specializzazione e, ovviamente, l’iscrizione all’albo: hanno in media 11 anni di esperienza.

La maggior parte di loro esercita anche in presenza, ma ha deciso di collaborare con noi per aiutarci ad “aprire” il mercato e a rendere la psicoterapia più accessibile. Se ti va di provarci, il primo colloquio con uno (o una) di loro è gratuito. Potrai prenotarlo premendo il bottone qui sotto 👇

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Abbiamo un segreto

“La terapia mi ha aiutato a trovare un equilibrio”

Giorgia, che lavora in Serenis

Sappiamo cosa significa fare terapia: ogni dipendente di Serenis (o quasi) ha alle spalle uno o più percorsi.

Conosciamo bene gli ostacoli pratici e culturali che rendono poco accessibile il benessere mentale. Il nostro lavoro è cercare di superarli – non è semplice, ma l’esperienza aiuta.

A cosa serve la terapia?

Fare una lista è difficile, perché può servire per tantissime cose: l’idea di base è lavorare su ciò che si prova e cercare un cambiamento. Queste sono alcune delle situazioni di cui ci occupiamo più spesso.

Stress da lavoro

Crescita personale

Ansia

Genitorialità

Coppie

Depressione

Fobie

Sonno

Panico

Adolescenza

Ricapitoliamo

  • Se rispondi al questionario troveremo il tuo o la tua terapeuta.

  • Il primo colloquio è gratuito. Se andrà male, potrai farne un altro.

  • Gli incontri saranno tutti in videochiamata e senza vincoli.

  • Avrai anche un diario dove annotare i tuoi progressi.

  • Potrai smettere in ogni momento.

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Domande frequenti

Cosa vuol dire avere autostima?
Come si fa a far crescere l'autostima?
I contenuti di questa pagina sono verificati?
Come funziona Serenis?
Quanto costano le sedute di terapia individuale?